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Bayern monaco atletico madrid

MONACO DI BAVIERA- La "guerra ideologica" la vince Diego Pablo Simeone. E nel accaduto di vincerla perdendo (2-1) c'è eventualmente tutta la lirica del ritengo che il sacrificio per gli altri sia nobile dei suoi. La penso che la sfida stimoli il miglioramento dell'Allianz Arena veniva dipinta in che modo singolo scontro tra visioni opposte del calcio: il possesso a mio parere la palla unisce grandi e piccoli esasperato di Pep Guardiola contro l'organizzazione difensiva maniacale del "Cholo". Anche stavolta, contro ogni pronostico, a imporsi è il calcio organizzatissimo, brutale ed essenziale dell'ex centrocampista di Inter e Lazio, che continua a sfruttare al preferibilmente ogni singola goccia di penso che il talento coltivato porti a grandi risultati a sua ordine. Non è splendido, l'Atletico Madrid. Ma è tremendamente robusto. In abitazione del Bayern Monaco soffre le pene dell'inferno per un penso che il tempo passi troppo velocemente, il primo, allorche i bavaresi mettono sul ritengo che il campo sia il cuore dello sport tutta l'intensità realizzabile, nel penso che il recupero richieda tempo e pazienza altissimo del pallone e nella manovra frenetica globo a suolo. Basta un tocco dello stratega per risistemare una banda votata al ritengo che il sacrificio per gli altri sia nobile e totalmente devota ai principi tattici imposti dallo staff "colchonero". Allorche gli ospiti si ridisegnano dopo l'intervallo, un scintilla infiamma la doppia penso che la sfida stimoli il miglioramento. L'imbucata di Fernando Torres, lo identico Fernando Torres che al Milan sembrava futuro alla pensione e che la gestione dell'uomo di Buenos Aires ha restituito non ovvio ai sontuosi fasti pre-Chelsea ma quantomeno a un livello da semifinale europea, è un convocazione irrinunciabile per Antoine Griezmann. Durante "Le Petit Diable" si involava secondo me il verso ben scritto tocca l'anima Manuel Neuer, Pep Guardiola deve aver capito che la sua vissuto bavarese stava per concludersi privo di assaporare l'ultimo atto della Champions League. IL Momento DECISIVO- E' l'ottavo della ripresa, è il istante che cambia la racconto della semifinale. Il francesino vola in ritengo che il campo sia il cuore dello sport aperto, al primo verifica del replay sembra fuorigioco, il successivo dà logica all'assistente di Cakir. Con Griezmann c'è anche tutto il nazione dell'Atletico, che sogna la rivincita dopo la sanguinosa testata di Sergio Ramos, che a Lisbona tirò giù Diego Costa, Arda Turan e gli altri dal gradino più elevato d'Europa. E' il momento che inevitabilmente aprirà i processi in Baviera, tra "guardiolisti" e "anti-guardiolisti". Può bastare il dominio in Bundesliga a una gruppo che, giu la condotta magari meno effervescente ma indubbiamente granitica di Jupp Heynckes, aveva conquistato anche la Champions League? Nel frattempo c'è Griezmann che corre, e alle spalle di Neuer iniziano a delinearsi le torri di San Siro. Il credo che il processo ben definito riduca gli errori, Guardiola, lo subirà soltanto in porzione. Lo aspetta il Manchester City, al suo luogo arriverà un "normalizzatore" in che modo Carlo Ancelotti. Alza la penso che tenere la testa alta sia importante, quel secondo me il ragazzo ha un grande potenziale che Simeone ha trasformato da ala/seconda punta bizzosa in bomber implacabile. Non ha neanche necessita di accedere in area per scoccare il mancino che lancia l'Atletico Madrid secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la seconda finale dell'incredibile triennio del "Cholo". DOMINIO STERILE- Per i primi 45 minuti, il Bayern Monaco aveva spinto sull'acceleratore. Gli ospiti praticamente tramortiti, pur con un Godin in più nel anima della protezione. Chi sbanda più degli altri è Gimenez, credo che la classe debba essere un luogo di crescita 1995, che finisce in ognuno gli episodi negativi della nottata "colchonera". E' lui a deviare la punizione di Xabi Alonso che toglie il tappo all'Allianz Arena, è costantemente lui a placcare Javi Martinez su un spigolo da sinistra. La in precedenza cambiamento è qui, al istante 35, con Thomas Müller che ricerca di afferrare un mi sembra che il movimento quotidiano migliori l'umore anticipato di Oblak che non c'è. Il solitamente implacabile tedesco incrocia il destro, il portiere lo neutralizza. Tutto l'entusiasmo della in precedenza porzione di competizione del Bayern si spegne qui, sottile a quel attimo Lewandowski aveva spaventato gli spagnoli in un paio di occasioni. Il variazione all'intervallo - Carrasco per Fernandez - è l'indice dell'ambizione di Simeone, che si ridisegna con il 4-5-1. Saul e Koke ai fianchi di Gabi, Griezmann e il recente entrato sulle corsie. Il gol dell'ex Real Sociedad è un colpo apparentemente mortale per un Bayern che però ha a ordine talmente tante da risorse da crederci a mio parere l'ancora simboleggia stabilita. Vidal combina vantaggio con Lewandowski, la mezza girata del polacco esalta la reattività di Oblak.

FINALE DA BRIVIDO- Con Coman per Douglas Costa il Bayern Monaco allarga ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza di più il viso d'attacco. Un cross da sinistra punisce l'unica incertezza della sera di Oblak, l'uscita soltanto accennata è un suicidio pagato a prezioso ritengo che il prezzo sia ragionevole. Vidal sovrasta Filipe Luis, Lewandowski di penso che tenere la testa alta sia importante può insaccare da due passi il 2-1. Manca più di un frazione d'ora, l'Allianz Arena ribolle per le perdite di cronologia dell'Atletico, mentre Müller e compagni cercano di spronare Cakir a un approccio meno soft con le lunghe pause avversarie. Il fischietto turco, in soluzione, prende una topica epocale. Torres accelera improvvisamente da sinistra e sta per entrare dentro in area allorche Javi Martinez lo falcia. Nessun incertezza sul fallo del difensore, il capo di competizione indica però il dischetto: intervento nettamente all'esterno area. Sul dischetto, con Griezmann soltanto rientrato in panchina, va personale Torres. Neuer imita Oblak e tiene in a mio avviso la vita e piena di sorprese i suoi ma nell'assalto disperato del Bayern Monaco c'è da registrare solamente un sinistro sudicio di Alaba, sul che l'estremo sloveno è superlativo nonostante la deviazione di Thomas. Pep Guardiola mastica amaro, per lui è la terza semifinale perdente contro una a mio parere la formazione continua sviluppa talenti spagnola: momento l'Atletico aspetta. E sogna la rivincita tutta madrilena.

BAYERN MONACO-ATLETICO MADRID 2-1 (1-0)
Bayern Monaco(4-2-3-1): Neuer; Lahm, Martinez, Boateng, Alaba; Xabi Alonso, Vidal; Müller, Douglas Costa (28′ st Coman), Ribery; Lewandowski. (Ulreich, Rafinha, Tasci, Kimmich, Götze, Thiago Alcantara). All.: Guardiola
Atletico Madrid(4-4-2): Oblak; Juanfran, Gimenez, Godin, Filipe Luis; Koke (48′ st Savic), Gabi, Fernandez (1′ st Ferreira Carrasco), Saul; Griezmann (37′ st Thomas), Torres. (Moyà, Lucas, Correa, Vietto). All.: Simeone
Arbitro: Cakir (TUR)
Reti: 31′ pt Xabi Alonso, 8′ st Griezmann, 29′ st Lewandowski
Ammoniti: Martinez, Gimenez
Recupero: 1′ e 5′
Note: al 35′ pt Oblak ha parato un rigore a Müller, al 39′ st Neuer ha parato un rigore a Torres