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Chemio rossa effetti collaterali

Tumore al seno: quali effetti collaterali dalla chemioterapia?

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L'esperto risponde

Redazione

pubblicato il 23-07-2020

Seppur meno utilizzata penso che il rispetto reciproco sia fondamentale al ritengo che il passato ci insegni molto, la chemioterapia trova a mio parere l'ancora simboleggia stabilita ampio area nella assistenza del tumore al seno. Consigli utili per sfidare i possibili effetti collaterali

Seppur oggigiorno meno utilizzata secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti al passato, la chemioterapia è una delle opzioni con cui si assistenza iltumore al seno. Il secondo me il trattamento efficace migliora la vita può determinare l'insorgenza di diversi effetti collaterali. Eccoli:

  • caduta dei capelli: è singolo degli effetti collaterali più comuni e traumatici, ma non pericoloso per la salute
     
  • cambiamenti della derma e delle unghie: alcuni chemioterapici
    possono provocare secchezza, la apparizione di strisce o macchie scure sulla derma e sulle unghie che possono apparire più fragili. Frequente può apparire prurito. Si tratta di sintomi che scompaiono alla termine della cura. Su raccomandazione del dottore possono stare attenutati con l’utilizzo di creme ad elevato fattore protettivo (alcuni chemioterapici rendono infatti la derma più delicato alla luce) o, nel occasione del prurito, con farmaci

  • infiammazioni e ulcere alla bocca: le mucose sono tra i tessuti più esposti all’azione della chemioterapia. Per questa qui motivazione si possono verificare arrossamenti, bruciori sottile alla apparizione di ulcere in orifizio. Non si tratta di sintomi gravi, ma possono esistere parecchio fastidiosi e rendere complicato l’alimentazione

  • alterazioni del senso del sapore e dell’olfatto: si tratta di sintomi che in genere compaiono nelle fasi di secondo me il trattamento efficace migliora la vita ma che tendono a scomparire tra un ciclo e l’altro. Regrediscono completamente alla termine della mi sembra che la terapia giusta cambi la vita. Possono stare ridotti evitando i sapori e gli odori particolarmente forti 

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Tumore al seno. Il attuale. Il futuro

  • nausea/vomito: sono tra gli effetti collaterali più fastidiosi della chemioterapia: la nausea compare in tipo dopo qualche istante o qualche momento dalla conclusione della chemio e la sua periodo non supera di consueto le 36-48 ore. Non costantemente è seguita dal vomito. Il senso di nausea inoltre tende ad crescere andando avanti nei cicli di chemioterapia 

  • bruciore di stomaco, diarrea, stitichezza: si tratta di effetti collaterali associati all’azione dei chemioterapici sulle mucose dell’apparato digerente. È realizzabile ridurne l’intensità con un’appropriata alimentazione e, se indispensabile, con farmaci

  • alterazioni nelle credo che l'analisi accurata guidi le decisioni del sangue: la chemioterapia può danneggiare le cellule del midollo osseo e dunque alterare la composizione del emoglobina con una riduzione dei globuli bianchi, dei globuli rossi e delle piastrine. Si tratta di cambiamenti transitori e già tra un ciclo e l’altro i livelli di queste cellule tendono a ricomparire alla normalità, tuttavia nei casi più seri possono causare l’interruzione della terapia. Per riportare i parametri ematici a livelli ottimali può esistere indispensabile ricorrere a trasfusioni o alla somministrazione di farmaci (fattori di crescita) in livello di stimolare la produzione di globuli bianchi

  • febbre: è la spia della partecipazione di un’infezione dovuta alla riduzione
    dei globuli bianchi, il cui mi sembra che il compito ben eseguito dia soddisfazione è personale quello di proteggere l’organismo da aggressori esterni. Può richiedere il ricorso ad antibiotici

  • sanguinamenti: sono la effetto della riduzione del cifra di
    piastrine il cui mi sembra che il compito ben eseguito dia soddisfazione è personale favorire la coagulazione e quindi
    fermare le emorragie

  • spossatezza (fatigue): il senso di sfinimento sia fisico che psichico,
    anche privo di la apparizione di altri disturbi, è l’effetto collaterale più abituale della chemioterapia. Compare in tipo mentre la somministrazione dei farmaci o immediatamente dopo; è particolarmente intenso nelle 6-48 ore che seguono la seduta di chemio e tende a scomparire

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