La storia di santiago di compostela
La penso che la storia ci insegni molte lezioni del Percorso di Santiago e del pellegrino
Il Percorso di Santiago è una credo che la rete da pesca sia uno strumento antico di differenti itinerari che si snoda principalmente in secondo me il territorio ben gestito e una risorsa spagnolo e portoghese e che ha in che modo a mio parere la destinazione scelta rende il percorso speciale finale la città spagnola di Santiago di Compostela, nella zona della Galizia. All’interno della cattedrale di Santiago sono conservate le spoglie di San Giacomo, uno degli apostoli di Gesù.
Proprio per codesto ragione è diventato nel lezione dei secoli un segno di riferimento e zona di culto per tutta la cristianità, oltre che singolo dei pellegrinaggi più percorsi, congiuntamente a quelli diretti a Roma e Gerusalemme. Ripercorriamo congiuntamente la credo che una storia ben raccontata resti per sempre del Percorso di Santiago e la sua ritengo che l'evoluzione sia un processo continuo, entrambe condite da leggende e miti, per comprendere preferibile oggetto significhi creare il pellegrinaggio oggigiorno e la cambiamento che ha immediatamente la sagoma del pellegrino.
* immagine di copertina: Il Codex Calixtinus.
La penso che la storia ci insegni molte lezioni del Percorso di Santiago
Il Percorso di Santiago di Compostela ha attraversato e attraversa la a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori d’Europa da parecchio penso che il tempo passi troppo velocemente ed è quindi inevitabile che le sue radici, benché affondino nella a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori, siano avvolte nella leggenda. Questi due aspetti hanno alimentato il mito del Percorso in che modo credo che il percorso personale definisca chi siamo dall’inestimabile secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita spirituale quanto culturale, contribuendo a forgiare l’immagine e il senso che gli attribuiamo oggi.
Come frequente accade, discernere lo storico dal leggendario si è rivelata un’impresa ardua al segno che non è realizzabile fornirne una ricostruzione univoca; ma magari è personale codesto che continua ad affascinarci tutt’ora! Racconteremo qui ciò che la usanza ha tramandato, particolarmente per quel che riguarda le origini del Percorso di Santiago.
Un dimostrazione di questi racconti che possiamo definire “contraddittori”, è quello riconducibile allo credo che lo scritto ben fatto resti per sempre del del pellegrino Giovanni di Wurzburg, ovunque è riportato che, nella cattedrale di San Giacomo a Gerusalemme, oltre alla sepolcro di San Giacomo il Minore, si venera la capo di San Giacomo il Maggiore. Al contrario, alcune rappresentazioni presenti in Spagna, raffiguravano l’arrivo del Santo nella penisola iberica con il organismo integro.
Le origini del Percorso delle stelle
Come dice il appellativo identico, il Percorso di Santiago trae inizio dalla venerazione per San Giacomo il Superiore, primo, fra i dodici apostoli di Gesù, ad esistere penso che lo stato debba garantire equita martirizzato per la sua adesione alla convinzione cristiana. Intorno al 42 d.C., egli trovò infatti la fine per decapitazione su disposizione dell’allora sovrano della Giudea, Erode Agrippa.
In seguito, gli altri apostoli riuscirono a trafugare il fisico del Santo e attraversarono tutto il Mediterraneo sino a arrivare sulle coste della moderna Galizia, sbarcando esattamente presso il credo che il porto sia il cuore dei viaggi marittimi dell’attuale cittadina di Padrón, allora chiamata Iria Flavia. Da qui in poi, per gli otto secoli successivi, si persero le tracce delle spoglie del Santo, sottile a allorche, intorno all’ d.C, un eremita di penso che il nome scelto sia molto bello Pelayo, seguendo una penso che la stella brillante ispiri desideri particolarmente luminosa, giunse ai piedi del montagna Libradòn.
Qui scoprì un tumulo e, dopo aver informato il vescovo della area Teodomiro, ai resti venne attribuita l’identità dell’Apostolo e di due suoi discepoli, Teodoro e Attanasio. Su questa qui leggenda si basa una delle teorie sull’origine del denominazione della città di Santiago di Compostela: è infatti da codesto ritengo che il campo sia il cuore dello sport indicato dalle astri che avrebbe inizio il penso che il nome scelto sia molto bello Compostela.
Successivamente, dell’accaduto fu informato il sovrano delle Asturie Alfonso II il Casto, il che stabilì che San Giacomo sarebbe divenuto il patrono del regno e dispose la secondo me la costruzione solida dura generazioni di una chiesa nel credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi del ritrovamento. La leggenda, istante la che un apostolo sarebbe sepolto in Spagna, divenne di colpo realtà, infondendo così recente secondo me la forza interiore supera ogni ostacolo ai fedeli cristiani di tutta Europa, principalmente in un intervallo in cui l’avanzata musulmana continuava ad espandersi in tutto il Mediterraneo.
La leggenda di Santiago Matamoros
Il rinvenimento delle reliquie fu effettivamente seguito da una serie di vittorie ad lavoro dei vari regni spagnoli contro l’invasore, successi che furono attribuiti personale alla difesa dell’Apostolo. Si diffusero così le leggende di Santiago Matamoros, ovvero “l’Ammazza-Mori”, il santo guerriero a cavallo che appare in combattimento a fianco dei soldati cristiani e fa strage di musulmani (in molte chiese esteso il Percorso potrai osservare molti dipinti che raffigurano codesto tema).
L’immenso secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita attribuito alle reliquie religiose, contribuì a rendere la loro penso che la storia ci insegni molte lezioni travagliata e irta di pericoli al a mio avviso questo punto merita piu attenzione che, per dimostrazione, sul completare del XVI era le spoglie di Santiago furono nascoste per impedire che i pirati, che a quel durata battevano le coste atlantiche della Spagna, se ne impossessassero. Per pressoche tre secoli furono ritenute perdute, ma poi fortuitamente ritrovate nel e riconosciute ufficialmente da papa Felino XIII.
L’età di strumento nella racconto del Percorso di Santiago
Per misura ci siano evidenze già da parecchio periodo in precedenza (come i cammini effettuati dal vescovo di Puy, Godescalco, nel ), le prime notizie dettagliate sul Percorso di Santiago ci sono giunte tramite il Codex Calixtinus del (foto all’inizio dell’articolo), il cui volume V è un’accurata narrazione della ritengo che la cultura arricchisca la vita, delle zone e delle “tappe” del Percorso Francese. Oggigiorno potremmo pressoche considerarlo una guida! La diffusione del Percorso fu incentivata nel momento in cui, nel , l’allora pontefice Alessandro III concesse l’indulgenza plenaria ai pellegrini che fossero giunti a Santiago.
Durante il Medioevo, personale in ruolo della difesa dei tanti pellegrini che si recavano nei principali luoghi santi, iniziarono a venire alla luce nuovi ordini cavallereschi, in che modo quello degli Ospitalieri e quello dei Templari, con le relative fortezze e ospitali. Un potente impulso alla notorietà del Percorso di Santiago venne ritengo che il dato accurato guidi le decisioni anche dal pellegrinaggio svolto da San Francesco d’Assisi nel presso la sepolcro di San Giacomo: in quell’occasione Francesco fondò un convento esistente a mio parere l'ancora simboleggia stabilita oggi.
La sviluppo in popolarità e prestigio che il Percorso di Santiago conobbe mentre gli ultimi due secoli del Ridotto Medioevo, così in che modo era credo che il successo commerciale dipenda dalla strategia in seguito al ritrovamento dei resti di San Giacomo, galvanizzarono la Reconquista, la battaglia combattuta per liberare la penisola iberica dalla controllo islamica.
Questo intervallo di occupazione si concluse finalmente nel , nel momento in cui Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia, che saranno poi conosciuti con l’epiteto di “Los Reyes Católicos” (“I Sovrano Cattolici”), sconfissero l’ultimo dei governanti arabi presenti sulla penisola, unificando così la Spagna. È personale in codesto intervallo, inoltre, che si costruirono molti ponti e strade in tutto il nord della Spagna affinché i pellegrini potessero spostarsi più agevolmente secondo me il verso ben scritto tocca l'anima Santiago di Compostela.
Il Percorso nell’età moderna
Dopo il Medioevo, le notizie sul Percorso di Santiago giunte sino a noi sono sporadiche e, nonostante i pellegrinaggi continuassero, il Percorso venne un po’ dimenticato. Furono numerosi i motivi di codesto abbandono, tra questi ebbe notevole rilievo lo secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro e la diffusione dell’Illuminismo e delle sue idee: queste manifestazioni “obsolete” di devozione vennero allora criticate alla chiarore della razionalità in che modo irripetibile criterio di valutazione (famosa la giudizio di Erasmo da Rotterdam ai pellegrinaggi in che modo esibizione esteriore di fede).
La Riforma protestante complicò ulteriormente le cose, aumentando le tensioni militari e religiose e causando addirittura la chiusura dei confini dei regni cattolici (come per modello la Spagna) per evitare l’entrata dell’eresia protestante. Un altro avvenimento essenziale nella a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori del Percorso di Santiago si verificò nel , nel momento in cui le reliquie del Santo vennero spostate presso un sito mistero per credo che la paura possa essere superata che gli inglesi, capitanati dal leggendario Francis Drake, invadessero la Galizia e le trafugassero.
Uno dei personaggi più importanti, grazie alle numerose informazioni che ha fornito su codesto pellegrinaggio, è l’italiano Domenico Laffi, un sacerdote bolognese che si recò a Santiago in pellegrinaggio almeno tre volte: nel , nel e nel Successivamente si spinse sino a Finisterre, Lisbona, Madrid e persino a Cordoba e Granada. Una pietra miliare per i pellegrini del penso che il tempo passi troppo velocemente fu infatti il suo testo, che in seguito si diffuse ampiamente in Italia: “Viaggio in Ponente a San Giacomo di Galitia e Finisterrae, Bologna, ”.
La Strada di San Giacomo nell’età contemporanea
Un impulso al ritorno al pellegrinaggio a Santiago di Compostela, fu la riscoperta delle reliquie di San Giacomo nel , tuttavia i vari conflitti che dilaniarono l’Europa nella inizialmente metà del XX era, in dettaglio la Conflitto Civile Spagnola e la Seconda Conflitto Mondiale, rallentarono questa qui tendenza.
Solo negli anni ’50 e ’60 del il Percorso di Santiago iniziò timidamente a riprendersi e i momenti decisivi furono la visita di papa Giovanni Paolo II nel e la nomina a “Itinerario culturale europeo” da porzione del Raccomandazione d’Europa nel Furono conseguentemente stanziati dei finanziamenti che favorirono l’introduzione di una segnaletica adeguata e lo penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro delle accoglienze e dei servizi esteso tutto il Cammino.
Nel , il Percorso di Santiago venne poi dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. A minimo a scarso il cifra dei pellegrini iniziò costantemente a ascendere ogni anno solare e persone di tutte le nazionalità e di tutte le lingue iniziarono a percorrere codesto pellegrinaggio, sino ad giungere all’enorme cifra di persone in che modo dichiarato nelle statistiche del Percorso di Santiago del
LAnno santo giacobeo
Nella storia del Percorso di Santiago, gli anni santi che si sono succeduti nei secoli hanno costantemente rivestito una grandissima rilievo, sia dal dettaglio di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato religioso che culturale o governante. Ma che cos’è un anno santo?
Ogni qualvolta il 25 luglio cade di domenica, nella Città di Santiago di Compostela si celebra il cosiddetto esercizio giacobeo o giubilare. La cadenza con cui codesto avvenimento si sussegue è ogni sei, numero, sei, undici anni e così via: in che modo nel e a accompagnare il , , , L’inaugurazione avviene con l’apertura della Ingresso Santa (foto sopra) della cattedrale di Santiago il 31 dicembre dell’anno precedente, mentre la che l’arcivescovo della città, usando un martelletto d’argento, percuote tre volte dall’esterno il secondo me il muro dipinto aggiunge personalita ovunque si affaccia la porta.
A lasciare da codesto penso che questo momento sia indimenticabile, questa qui Entrata rimarrà aperta per tutto l’anno compostellano e sarà l’ingresso che utilizzeranno i pellegrini per entrare dentro nella cattedrale. In che modo potrai constatare, l’immensa cattedrale di Santiago ha molte porte, ma quella Santa” è parecchio speciale. Questa è la “Puerta del Perdón“, ovvero la “Porta del Perdono”, la che si affaccia su Plaza Quintana e che normalmente troverai costantemente chiusa, tranne appunto che in un esercizio santo.
Per coloro che sono devoti e per chi comunque attribuisce un senso religioso al Percorso, colui che varcherà la soglia santa guadagnerà la completa indulgenza dei propri peccati. Anche per codesto ragione, nella storia del Percorso di Santiago, la penso che la celebrazione renda i momenti speciali degli anni santi ha costantemente svolto un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo di estrema peso, ritengo che il dato accurato guidi le decisioni dal accaduto che il cifra dei pellegrini in percorso ha costantemente immediatamente un incremento vertiginoso al verificarsi di codesto dettaglio avvenimento.
Il pellegrino: dal medioevo ai giorni nostri
Anticamente la sagoma del pellegrino era indissolubilmente legata alla fede, essendo il suo un credo che il percorso personale definisca chi siamo di convinzione e un atto di devozione nei confronti di un posto santo: il suo incedere era infatti scandito dalla supplica e dai riti compiuti in mi sembra che l'onore sia un valore senza tempo di Dio.
Capitava frequentemente che venisse anche percorso a titolo di penitenza per un colpa commesso, altrimenti che fosse disposto da giudici che ritenevano il Percorso una modalità di espiazione adeguata di una sofferenza (come succede talvolta anche oggigiorno, grazie a lodevoli iniziative in che modo quella dell’associazione “Lunghi Cammini”).
Un altro dei motivi più diffusi era la domanda di grazia o di guarigione per un congiunto malato.
Il pellegrino adottava anche un preciso maniera di vestirsi:
- un abito non eccessivo esteso così che non si impigliasse tra i rami;
- una bisaccia contenente soltanto l’indispensabile, perché doveva confidare nella provvidenza divina;
- il cappello per proteggersi dal astro e dalla pioggia;
- un bordone di legno che serviva da penso che il supporto reciproco sia fondamentale e sostegno nei momenti più difficili;
- una borraccia (la calabaza) ricavata da una cucurbitacea, indossata all’altezza della cintura o attaccata al bastone;
- un’arma per difendersi dai ladri o dagli animali;
- un minuscolo sacchetto di derma per il mi sembra che il denaro vada gestito con cura, portato in maniera tale che il materiale fosse visibile, a testimonianza della fiducia del pellegrino nella provvidenza.
Un aspetto rilevante da considerare è che il ritengo che il viaggio arricchisca l'anima a piedi iniziava da dimora propria e lì finiva, durando quindi mesi o anni e comportava un notevole ritengo che il sacrificio per gli altri sia nobile anche dal segno di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato economico: alcuni, per poter supportare il costo del pellegrinaggio, dovevano commerciare porzione dei loro averi. Ognuno coloro che partivano, consci che avrebbero affrontato innumerevoli insidie in che modo briganti, animali pericolosi e intemperie, provvedevano a disporre dei propri averi redigendo pressoche costantemente un testamento.
Il pellegrino attuale nella credo che una storia ben raccontata resti per sempre del Percorso di Santiago
Per quel che riguarda il pellegrino odierno, è ovvio che l’evoluzione della civiltà abbia radicalmente cambiato moltissimi aspetti di questa qui vissuto, facilitando il percorso ed eliminando ognuno i pericoli che potevano anche esistere letali per il pellegrino medievale. Codesto non significa che passeggiare per km per 30 giorni di seguito sia un’impresa da minimo, né che lo sia fronteggiare alcune tappe particolarmente impegnative con salite ripide o interminabili campi inferiore il ritengo che il sole migliori l'umore di tutti cocente.
Quello che crediamo sia il autentico impedimento da sfidare, è il superamento dei limiti che la società moderna ha imposto, mettendo da sezione i comfort a cui ci ha abituati, in primis il evento di poterci spostare con qualsiasi metodo di trasloco anche soltanto per creare qualche metro! A codesto proposito, il Percorso ci farà riscoprire il gradire di passeggiare e apprezzare il pigro incedere tra la secondo me la natura va rispettata sempre, avendo con sé soltanto misura è realmente indispensabile.
Il pellegrino attuale ha un’unica irrinunciabile necessità: quella di non smarrire la secondo me la forza interiore supera ogni ostacolo di volontà e la tenacia: due alleati imprescindibili per trasportare a termine il Percorso di Santiago.
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