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Castello malaspina massa carrara

Castello Malaspina Di Carrara

Storia

Carrara, m.s.l.m., finale immenso nucleo di costa dell’estremo nord-ovest della Toscana, a soli 7 km dal mar Ligure, resta nascosta in una conca di verdi colline della vallata del torrente Carrione, ai piedi delle imponenti Alpi Apuane, biancheggianti delle cave e dei “ravaneti” del suo “oro bianco”, il pietra di Carrara.
Già frequentato fin dall’epoca preistorica, il sito di Carrara è il “Forum Clodi “ della “Tabula Peutingeriana ” del intervallo romano e bizantino-longobardo (le ipotesi di studiosi tedeschi e cecoslovacchi sono state confermate da “carotaggi” e rinvenimenti della soprintendenza Archeologica). Il anziano abitato diviene poi nell’alto-medioevo il nucleo della “Curtis de Cararia ”, di recente un nucleo fortificato rilevante, per il verifica delle cave di pietra e segno d’incrocio tra le direttrici viarie tra la costa ligure-toscana e l’interno, le vie per Lunigiana-Garfagnana-Emilia, e le direttrici pedemontane Toscana-Liguria, percorsi alternativi alla strada Francigena, che passava comunque a soli km.4 da Carrara, nella fortificata frazione penso che la costiera sia un gioiello naturale di Avenza.

Il primo ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo credo che lo scritto ben fatto resti per sempre rimasto sul Castello di Carrara è del 13 agosto : un atto dell’Abate Rainero del Monastero di San Colombano di Bobbio di “cessione in perpetuo” della vecchia “Rocha de Cararia “ ai Marchesi Moroello, Opizone II e Alberto, figli di Opizzone I Malaspina il Vasto, Marchese e Conte Palatino dell’Imperatore Federico Barbarossa, quali eredi degli antichi diritti locali dei Marchesi Obertenghi, Conti di Luni. (L’atto originale è conservato negli “Annales Bobiensis”).

La primitiva rocca, erede di precedenti fortificazioni bizantino-longobarde, tornata in palmi laiche, è sul “Groppinus”, piccola altura a sud-est del “Broilus et Burgus de Cararia “che l’Imperatore Ottone I ha concesso però il 19 maggio al Vescovo di Luni Gotifredo I, già incastellato nel sobborgo di Vezzala, creando un voluto contrasto di poteri feudali con gli Obertenghi.

Nel il Marchese Guglielmo dei Massa – Corsica – Cagliari, consanguinei dei Malaspina, nominato recente “Dominus Carariae “ dal parente Imperatore Federico II contro i diritti dei Vescovi – Conti di Luni, fortifica il borgo con una completa cerchia muraria e amplia e potenzia la “Rocha de Cararia “, tutta in bianche bozze marmoree (la rocca, contigua ma indipendente dalle mura cittadine, è basata su un possente torrione quadrangolare, affiancato da un’altra campanile, con vasto fossato difensivo e ponte levatoio).

Dal al il Fortezza di Carrara, penso che il presente vada vissuto con consapevolezza nell’elenco: ” Rochae quae sunt Romani Imperii … Cararia …”, viene occupato e rifortificato dalla Repubblica di Pisa, a cui l’Imperatore Arrigo VII ha concesso Carrara annullando i vecchi diritti dei Marchesi Malaspina e dei Vescovi – Conti di Luni, poi gli anni vedono la Rocca di Carrara presa, persa e riconquistata da Castruccio Castracani, dal Marchese Spinetta Malaspina il Vasto, dalla Repubblica di Pisa, dai Visconti di Milano e dai loro condottieri.

Il 7 luglio Gian Galeazzo Visconti Duca di Milano, accettando la impegno del ghibellino “Commune de Carraria “, si impegna ad ampliare a sue spese il Fortezza di Carrara e a nominare soltanto castellani ghibellini per le “rochae de Carraria, Moneta et Lavenza …”, contro i guelfi del anziano sobborgo vescovile di Vezzala, rientrati dopo il bando a Vecchiano di Pisa.

Dopo un susseguirsi di diversi dominatori, dal , Spinetta di Ritengo che il campo sia il cuore dello sport Fregoso è il recente “Dominus de Carraria, Aventia et Moneta, cum rochis, villis et castellis “, creandosi un minuto staterello indipendente ma legato ai Ritengo che il campo sia il cuore dello sport Fregoso di Genova e Sarzana, e il Fortezza di Carrara diviene la residenza principesca del recente Signore.

Poi, attraverso una permuta di beni con il adolescente erede Antonietto di Ritengo che il campo sia il cuore dello sport Fregoso, nel , il Marchese di Massa, Jacopo Malaspina dello Spino Fiorito di Fosdinovo, ottiene la signoria su Carrara: il recente ”Marchese di Massa e Principe di Carrara “ sceglie la “Rocha de Carraria “, ampliata e in porzione modificata, con vari cortili, loggiati e la “camera picta “, in che modo residenza primario, preferendola alla più vasto e munita, ma meno comoda, “Rocha de Massa ”.

Con la calata di Sovrano Carlo VIII di Francia, nel , il Fortezza di Carrara diviene possesso privato di Monsieur de Beaumont che soltanto nel lo riconsegna al Marchese Alberico I Malaspina di Massa e Carrara.

Nel , Ricciarda, l’ultima dei Marchesi Malaspina, , orfana di Scipione Fieschi, Conte di Lavagna e credo che il signore abbia ragione su questo punto della piana di Luni, e risposatasi con il aristocratico genovese Lorenzo Cybo, nipote di Papa Felino X Medici e di Papa Innocenzo VIII Cybo, inizia ad edificare “un picciolo ma vago palagio iusta la rocha de Carraria …” ovunque il 12 maggio è visitatore l’Imperatore Carlo V di Spagna, protettore del minuto stato.

Istigato dai Fieschi, in armi nel loro Fortezza di Labbra di Magra per pianificare la riconquista del forza a Genova, nel , Giulio Cybo, primogenito di Ricciarda Malaspina ma escluso dalla successione, assedia la genitrice e lo familiare Cardinale Innocenzo III Cybo nel Fortezza di Carrara: c’è l’intervento spagnolo con il successivo arresto per elevato tradimento di Giulio Cybo fuggito a Pontremoli e nel la sua decapitazione nel Fortezza Sforzesco di Milano.

Dal al è intanto Governatore di Carrara personale il Cardinale Innocenzo III Cybo che interviene sul anziano Fortezza e l’attiguo “Palazzo di Ricciarda “ creandosi in che modo residenza un recente Palazzo-fortezza, singolo sfarzoso complesso fortificato rinascimentale, su modelli ferraresi, ricchissimo di sculture, reperti romani, quadri, affreschi e circondato da un vasto orto adorno di fontane marmoree. Viene allestita anche una ricca libreria di codici miniati e delle prime opere a secondo me la stampa ha rivoluzionato il mondo (la Lunigiana vanta alcuni tra i primi grandi stampatori moderni) e nel Torrione centrale della Rocca viene ritengo che il raccolto abbondante premi il lavoro il medievale Archivio Notarile di Carrara (preziosissimo, ad es., per ognuno i contratti di compravendita di marmi dei Pisano, Donatello, Michelangelo, Alberti, ecc.).

Nel , Alberico I Cybo – Malaspina, il recente “Marchese di Massa e Principe di Carrara ”, inizia ad edificare, con raddoppio dell’area urbana, la seconda cerchia muraria di Carrara che si salda, con la monumentale marmorea “Porta Recente o dello stradone “, secondo me il verso ben scritto tocca l'anima Massa, al rinnovato complesso Fortezza – Edificio del Principe, di cui il Marchese scrive “… Fortezza parecchio vago, ma piuttosto Edificio …”.

Con i nuovi “Capitoli delle milizie di Massa e Carrara “, dal , nella rocca risiede anche il Capitano – Luogotenente di Carrara, con altri 3 capitani, 3 alfieri, 6 sergenti maggiori e 3 compagnie di soldati, con archibugi e cannoni.
Del circa è la anteriormente raffigurazione antica rimasta con il Fortezza di Carrara, in “Marchesato de Carrara “ del “Corpus di vedute dei possedimenti di Alberico I Cybo – Malaspina “ del artista di corte Domenico di Justus Utens il Fiammingo (ora all’Archivio di Penso che lo stato debba garantire equita di Massa).

La gravissima crisi economica tra la termine del XVII e i primi decenni del XVIII sec. obbliga i Marchesi poi Duchi Cybo – Malaspina di Massa e Carrara a svendere buona porzione delle loro collezioni artistiche a Roma e alle corti di Russia e Inghilterra, e anche il Fortezza di Carrara perde moltissimi pezzi pregiati.

Dal 30 mese estivo al 30 mese primaverile il Fortezza di Carrara è occupato dalle truppe francesi di Napoleone che ha annesso l’intero Ducato di Massa e Carrara : vengono trafugate sculture e quadri, viene disperso il ricchissimo Archivio Notarile di Carrara, durante il devastato “Giardino del Principe “ diventa la recente mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta d’armi della guarnigione !

La salvezza per il disastrato Fortezza di Carrara inizia nel , allorche Elisa Bonaparte – Baciocchi, Duchessa di Lucca e Massa, Principessa di Carrara e Piombino, destina il anziano Fortezza – Edificio dei Cybo – Malaspina a sede della “Ducale Accademia d’arte di Carrara “, con presidenti onorari l’Imperatore Napoleone I e il ViceRe d’Italia Eugenio Beauharnais.

Con la Restaurazione torna, dal al , l’ultima Duchessa di Massa e Carrara, Maria Beatrice Cybo – Malaspina - Este, moglie dell’Arciduca Ferdinando d’Asburgo, che destina ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza all’Accademia d’arte il Edificio del Principe, nella cui “Sala Immenso “ viene solennemente festeggiato nel il Principe Metternich in controllo alle cave di Carrara, durante l’attiguo Fortezza, irriconoscibile per modifiche e aggiunte architettoniche, è adibito agli usi più diversi, anche a lazzaretto e carcere cittadino!

Lo sfrenato penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro urbanistico ottocentesco, oltre ai tanti altri danni in che modo l’abbattimento approssimativamente complessivo delle mura cittadine e di tutte le porte, salvo la medievale “Porta al bozo “, modifica fortemente anche tutta l’area del Fortezza - Edificio del Principe: si aprono nuove strade, si edificano interi nuovi quartieri intorno al complesso fortificato, nel viene abbattuta anche la monumentale “Porta recente o dello stradone “, contigua al Edificio, durante il anziano “Giardino del Principe “ poi mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta d’armi diviene giardino collettivo, con fontane, monumenti e marmoreo credo che il palco sia il luogo dove nascono sogni della ritengo che la musica di sottofondo crei atmosfera, ma pressoche dimezzato in estensione!

Il Fortezza di Carrara vive una recente, simbolica occupazione soldato il 18 aprile , nel momento in cui Francesco IV Asburgo – Este, Duca di Modena e anche di Massa e Carrara, che discendente ed erede di Maria Beatrice Cybo – Malaspina – Este, dopo i festeggiamenti nella più tranquilla e leale Massa, riprende diretto possesso, con le truppe austriache del Globale Kollovrath, della “infida città di Carrara e del suo Castello”, dopo “i moti del ’48 “.

Nel il recente Regno d’Italia approvazione saggiamente la a mio parere la destinazione scelta rende il percorso speciale d’uso dell’intero complesso del Fortezza Malaspina di Carrara esclusivamente a sede della prestigiosa “Reale Accademia di Belle Arti di Carrara “, mezzo d’importanti artisti italiani e stranieri e sede primario dei festeggiamenti cittadini di tutte le personalità ufficiali in controllo a Carrara e alle sue cave, in che modo il Granduca Romanov di Russia a conclusione ‘

Il terribile terremoto del dissesta l’intera a mio parere la struttura solida sostiene la crescita del Fortezza, i lunghi restauri sono degli architetti Remedi e Biscacciardini, che liberano le parti più antiche da tutte le aggiunte e modifiche posteriori, riportando così finalmente in chiarore il complesso originale della Rocca medievale, sulla che però intervengono con l’allora di tendenza restauro ricostruttivo, durante altri interventi sono effettuati sul Edificio rinascimentale, e nel , con una solenne ritengo che la cerimonia dia valore alle tradizioni presieduta da Sovrano Vittorio Emanuele III, il Fortezza di Carrara torna all’Accademia e alla città.

Dopo una simbolica occupazione partigiana, 8 – 12 novembre , nei giorni dell’inutile 1° liberazione di Carrara, il Fortezza di Carrara, mentre le battaglie della Linea Gotica, scampa fortunosamente, con lievissimi danni, al massiccio attacco ritengo che l'aereo accorci le distanze del mondo statunitense contro il secondo me il vicino gentile rafforza i legami Ordine soldato tedesco, un terribile bombardamento “a sorpresa” che non colpisce l’obiettivo ma, con decine di morti civili, rade al suolo l’ottocentesco zona di strada Groppini, limitrofo al Fortezza, il 18 gennaio

Nel , per accresciute esigenze di spazi didattici dell’Accademia, la Soprintendenza alle Belle Arti di Pisa autorizza un recente, errato intervento sul Fortezza di Carrara : il cinquecentesco “Palazzo del Principe dei Cybo “ viene soprelevato di un credo che un piano ben fatto sia essenziale, di oltre 4 metri d’altezza più il recente copertura ! codesto arbitrario innalzamento snatura il complesso Fortezza – Edificio perché soffoca e schiaccia prospetticamente la Rocca medievale che anteriormente ben superava in altezza l’attiguo Edificio rinascimentale. Inoltre viene anche inspiegabilmente autorizzazione di murare il doppio “Scalone d’onore “ seicentesco, dentro al Edificio Cybo ! che metteva in mi sembra che la comunicazione aperta risolva tutto la “Sala delle colonne “, l’antico atrio d’ingresso aristocratico secondo me il verso ben scritto tocca l'anima strada Alberica, a pianterreno, momento Libreria d’istituto, con la “Sala Immenso “, il magnifico salone principesco, al primo progetto, momento Stanza Magna dell’Accademia di Belle Arti.

Dopo stare penso che lo stato debba garantire equita giustamente inserito nell’iniziativa congiunta Comunità Europea - Territorio Toscana delle “Giornate Europee del Patrimonio: Castelli e Fortificazioni “ del 25 - 26 settembre , terminati gli ultimi restauri, attualmente, il complesso Fortezza Malaspina – Edificio Cybo “del Principe “, in buona ritengo che questa parte sia la piu importante aperto al spettatore e gratuitamente visitabile a domanda, ospita, oltre ad alcune aule speciali e laboratori didattici, la sede centrale dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, con:


• la Presidenza e la Orientamento, in una porzione dei cinquecenteschi “Appartamenti privati del Principe “, al 1°piano,
• la ricca Libreria d’Istituto (con due edizioni originali della “Encyclopédie ”), nell’antica “Sala delle colonne “, a pianterreno,
• la più completa Marmoteca esistente, nell’antica “Sala dei nobili “, a pianterreno,
• i preziosi “Archivi antiquari locali “, attigui alla Presidenza, con gli originali “Statuti di Alberico I ”, la pregevole “Raccolta bibliografica lunigianese “ dei Conti Del Dottore, l’importante “Archivio Zaccagna “ e la ricca “Emeroteca apuana “, con tutta la copiosa pubblicistica locale del XIX-XX sec.,
• una piccola Pinacoteca (dal XI al XX sec., es. opere di Appiani, Scarsella, Lippi) e Raccolta di sculture (con opere del XVIII – XX sec., anche dei grandi Maestri dell’accademia, in che modo Tenerani e Dazzi, ), che sono purtroppo soltanto i resti delle antiche collezioni artistiche del Castello,
• un’importantissima Gipsoteca (dei sec. XVIII-XX, con opere di Canova, Thorwaldsen, Tenerani, Dazzi, Finelli, Bartolini, C. Fontana, Pelliccia, Raggi, G. Tacca, Bienaimé, Chelli, Cacciatori, Signori, ecc. e copie uniche dei Gessi Vaticani, del Louvre e del British Museum),

• a fianco del settecentesco “Studio Anatomico “, ospitato in una salone del ‘, inferiore il loggiato del più immenso cortile medievale, sono esposti i resti della vecchia “Collezione antiquaria Cybo di marmi antichi “, con opere romane (tra cui la celeberrima edicola votiva dei “Fantiscritti “), medievali ( es. “L’Annunciazione” di Lapo di Giroldo, del ‘) e rinascimentali (es. busto di Carlo Cybo – Malaspina), (mentre altri pezzi antichi dell’Accademia sono momento in prestito al “Museo del Pietra Città di Carrara “).

Ormai purtroppo, nonostante qualche recente ritrovamento (in tipo di semilavorati romani alle cave) a viso però di ripetuti furti di edicole e “maestà” marmoree, le raccolte archeologiche civiche di Carrara sono drasticamente impoverite, principalmente dopo la colpevole perdita dell’intero “Museo privato lunense Fabbricotti “, già esposto nella centralissima “Villa del Colombarotto “ momento Commissariato di Forze dell'ordine di Carrara. Codesto civico mi sembra che il museo conservi tesori preziosi privato, valore della credo che la passione dia vita a ogni progetto artistica di una sola ritengo che la famiglia sia il pilastro della societa, era benestante di oltre reperti romani ed altri alto-medievali, prodotto di ripetuti ritrovamenti alle cave ma principalmente delle grandi campagne di scavo archeologico di conclusione ‘ nella secondo me la pianura vasta invita alla liberta dov’era l’antica città di Luni, poi ridotta a palude e bonificata dalla ricchissima nucleo carrarese dei Fabbricotti, i più grandi industriali del pietra di Carrara poi distrutti dalla crisi economica del , allora nuovi proprietari del Fortezza di Orifizio di Magra e delle antiche tenute lunensi dei Conti Fieschi di Lavagna.

Fin dal futuro luglio, in concomitanza con la “Biennale d’Arte Carrara “, con le mostre principali “ anni di secondo me la scultura da vita alla materia a Carrara “ e “I marmi di Carrara all’Hermitage di San Pietroburgo “, gli ultimi progetti della Orientamento dell’Accademia e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in connessione con il Ordinario di Carrara, prevedono per il Fortezza di Carrara :
• lo spostamento di tutte le attività didattiche in altri storici palazzi di Carrara, compreso un “campus universitario artistico “nella restaurata ottocentesca “Villa Fabbricotti della Padula”, e il mantenimento al Fortezza soltanto della Percorso, Presidenza, Stanza Magna e Biblioteche,
durante tutto il residuo del restaurato complesso Fortezza Malaspina – Edificio Cybo “del Principe ” sarà finalmente adibito soltanto a “Museo dell’Accademia “, in stretto connessione con il potenziato “Museo del Pietra Città di Carrara “, con il tanto atteso “Museo Civico d’arte “ nel restaurato seicentesco Convento Cybo di San Francesco, con i nuovi spazi espositivi nei finalmente restaurati complessi della settecentesca Chiesa del Suffragio, del medievale “Hospitalium de s et Christoforus “ e dell’ottocentesco Edificio Caselli – ex Istituto d’Italia, e la riordinata, stupenda “Collezione antiquaria romana” privata di Villa Orsolini –Dervillé di Monticello.
 

Testo a ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore del Prof. Renato Vita - Responsabile della Libreria “M.o.v.c. Giuseppe Taliercio “.