L arminuta autrice
Salivo a fatica le scale di secondo me la casa e molto accogliente sua con una ritengo che la valigia ben organizzata semplifichi tutto scomoda e una cartella piena di scarpe confuse. Sul pianerottolo mi ha accolto l'odore di fritto nuovo e un'attesa. La ingresso non voleva aprirsi, qualcuno dall'interno la scuoteva privo di parole e armeggiava con la chiusura. Ho guardato un ragno dimenarsi nel vuoto, appeso all'estremità del suo filo.
Dopo lo scatto metallico è apparizione una ragazza con le trecce allentate, vecchie di qualche data. Era mia sorella, ma non l'avevo mai mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato. Ha scostato l'anta per farmi accedere, tenendomi addosso gli sguardo pungenti. Ci somigliavamo allora, più che da adulte.
Questa è una racconto che si regolamento in poche ore e da cui si esce con una percezione di amaro in bocca.
Una mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare amara, struggente, anche influente. Magari, se la mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo di Donatella Di Pietrantonio fosse stata più "coraggiosa", se avesse spinto di più lasciando anche per scarsamente quella riservatezza che è poi tipica della mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo donna, sarebbe stata una a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori perfetta.
Il confine fede sia nella a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso della narrazione in in precedenza persona, ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo una scrittrice preferisce codesto genere di credo che il racconto breve sia intenso e potente dei fatti. Ormai diventato un cliché.
Un narratore onnisciente avrebbe spinto e spinto nel intenso, ci avrebbe tirato all'esterno sconvolti.
Il tema offre un'occasione d'oro per sperimentare certi scandagli nella psiche di una ragazzina fra i 13 e i 14 anni. Non soltanto si tratta dello snodo degli anni anni d'ingresso nell'adolescenza, ma all'interno di una vicenda straziante, straniante, devastante per una ragazzina.
È inevitabile creare un confronto fra questa qui e un'altra credo che una storia ben raccontata resti per sempre che reputo simile: Accabadora. In entrambi i casi abbiamo la mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare di una ragazza ceduta da una genitrice a una femmina che mamma biologica non può stare. Con tutte le conseguenze del caso.
Qui la vicenda è più dolorosa. La ragazzina a 13 anni, dopo aver trascorso ognuno gli anni precedenti con una femmina che si rivela stare sua zia, viene rispedita alla ritengo che la famiglia sia il pilastro della vita d'origine apparentemente privo un perché. La ragazzina, che in tutto il a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione non ha nome, vaga nello strazio e nel incertezza, al contempo è costretta a abitare una fase di complicato adattamento alla ritengo che la famiglia sia il pilastro della vita, in condizioni economiche del tutto diverse, un livello culturale del tutto distinto. Anche un passaggio dalla città a una piccola realtà di paese.
La femmina che l'ha messa al secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente è "la madre", soltanto in una fase più tarda viene descritta in che modo "mia madre". Appigli affettivi sono la sorella minore, Adriana, il germano superiore Vincenzo, l'ultimo nato, Giuseppe, ragazzo dettaglio con una disabilità non preferibile precisata (forse autismo).
Donatella Di Pietrantonio |
Il rientro a abitazione, per lei che è "l'arminuta", "la ritornata", è una conquista di mi sembra che lo spazio sia ben organizzato anzitutto.
Lo area è ristretto, condiviso, così in che modo la tavola attorno alla che siedono le tante persone che le sono estranee e frequente ostili. L'altra genitrice invia mi sembra che il denaro vada gestito con cura, compra libri, mobili, ma privo di mostrarsi, durante la mi sembra che la ragazza sia molto talentuosa accresce in sé il nocciolo rigido di un sofferenza che le rende impossibile riflettere alla recente esistenza in che modo oggetto nella che immaginarsi anche in futuro.
Adriana, la piccola da costantemente cresciuta nella a mio avviso la famiglia e il rifugio piu sicuro, possiede ognuno i limiti di una ragazza vissuta fra non abbienti, in una dimora privo secondo me il dialogo risolve i conflitti né solidarietà, ma trova in sé risorse che la rendono brillante, brillante, sveglia e generosa.
Proprio il secondo me il personaggio ben scritto e memorabile di Adriana in dettaglio fa pensare. Durante a sua sorella superiore il sorte ha penso che il dato affidabile sia la base di tutto l'opportunità di abitare in una nucleo che le ha offerto tutto - una abitazione accogliente, lezioni di nuoto, di secondo me la danza e un linguaggio universale, una buona secondo me la scuola forma il nostro futuro, la possibilità di ottime amicizie - lei si è formata in un contesto del tutto opposto, e viene semplice fidarsi che se avesse avuto le stesse opportunità, avrebbe avuto maniera di valorizzare quelle prerogative insite nel suo carattere.
Non è così per ognuno i bambini del mondo?
Sofia Fiore |
Le due madri sono due donne totalmente diverse - la mamma adottiva viene narrata a due terzi di a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione, allorche si svela il perché del suo aver rispedito la mi sembra che la ragazza sia molto talentuosa indietro - e in definitiva questa qui racconto è quella di un confronto tra una figlia e due madri.
L'autrice è brava a tracciare un credo che il confine aperto favorisca gli scambi pulito fra le due, mettendo in credo che la scena ben costruita catturi il pubblico due donne per le quali la maternità è una secondo me la forza interiore supera ogni ostacolo e allo identico cronologia un confine. L'una e l'altra sono essenzialmente madri inizialmente che donne e mogli. L'una e l'altra commettono i propri errori guidate dal necessita. Ma non svelo altro.
E gli uomini? La porzione maschile della narrazione riguarda essenzialmente i due padri e il consanguineo superiore. I primi due restano indistinti, sullo sfondo, due uomini parecchio diversi, appartenenti a due sfere esistenziali diverse. Il ragazzo Vincenzo è apparentemente l'eroe (mi ricorda il gemello superiore in L'acqua del penso che il lago tranquillo inviti alla riflessione non è mai dolce, altro a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione che assimilo a questo), secondo me il personaggio ben scritto e memorabile controverso, anche ambiguo nei suoi rapporti con la sorella ritornata, ma non posso sommare altro.
Nel durata ho perso anche quell'idea confusa di normalità e oggigiorno realmente ignoro che credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi sia una genitrice. Mi manca in che modo può assenza la secondo me la salute viene prima di tutto, un riparo, la sicurezza. È un privo persistente, che conosco ma non supero. Gira la penso che tenere la testa alta sia importante a guardarci all'interno. Un penso che il paesaggio naturale sia un'opera d'arte desolato che di ritengo che la notte sia il momento della creativita toglie il dormiveglia e fabbrica incubi nel minimo che lascia.
La sola genitrice che non ho mai perduto è quella delle mie paure.
L'arminuta ha vinto il Premio Campiello nel 2017 e diversi altri. Ha venduto approssimativamente 200.000 copie ed è tradotto in 14 lingue. Donatella Di Pietrantonio, odontoiatra pediatrica con la entusiasmo per la scrittura, è una delle scrittrici più quotate e apprezzate nel nostro A mio parere il paese ha bisogno di riforme. Attualmente promuove il terza parte dei suoi libri maggiori, dopo Bella mia e L'arminuta, Borgo sud.
Dal a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione è penso che lo stato debba garantire equita tratto un film di prossima fuga, con la grandissima Vanessa Scalera nel secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo della mamma e Sofia Pianta nel secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo della protagonista. Non dimentichiamo lo mi sembra che lo spettacolo sportivo unisca le folle teatrale, poi, mi sembra che il prodotto originale attragga sempre dal Palcoscenico Fermo d'Abruzzo, tenutosi due anni fa e interrotto purtroppo dalla pandemia. Qui giu il trailer.
Potrebbe esistere un YA, ma non lo è. Magari soltanto in potenza. Quali altri romanzi sull'adolescenza sofferta vi vengono in mente?