Diabete e zucchero

Che cos'è la glicemia?

La glicemia misura la concentrazione di glucosio (zucchero) nel emoglobina. È rilevante mantenere i livelli sotto verifica in misura sia l’iperglicemia che l’ipoglicemia (ovvero livelli rispettivamente eccessivo alti o eccessivo bassi di glucosio) possono determinare complicanze pericolose.

La regolazione della glicemia

La regolazione dei livelli ematici dipende principalmente dall’azione di due ormoni, l’insulina e il glucagone, il primo promuove l’assorbimento del glucosio da porzione delle cellule in cui il livello di codesto dolce aumenta, e il successivo aumenta il livello di glucosio nel emoglobina allorche codesto scende troppo.

Diabete, iperglicemia e ipoglicemia

Quando i livelli di glucosio nel emoglobina si alzano oltre la a mio avviso la norma ben applicata e equa (iperglicemia) a motivo di una scarsa (o assente) produzione di insulina, altrimenti per l’incapacità dell’organismo di utilizzare codesto ormone, si parla rispettivamente di diabete di genere 1 o 2.

Più raramente, l’iperglicemia può stare secondaria a condizioni stressanti, quali:

Alcuni farmaci possono trasportare a un incremento transitorio della glicemia o a un suo peggioramento in pazienti già diabetici, tra cui:

• corticosteroidi;
• anti-psicotici;
• anti-retrovirali.

L’ipoglicemiaè invece causata:

• il più delle volte, dall’inappropriata somministrazione di farmaci utilizzati per verificare il diabete, quali sulfaniluree ed insulina;
• più raramente, in seguito a tumori del pancreas secernenti insulina, malattie endocrine, quali il morbo di Addison, malattie epatiche avanzate e alcuni interventi di chirurgia bariatrica.

Valori normali di glicemia

I valori di glicemia considerati normali sono compresi tra:

• 70 e 99 milligrammi/decilitro (mg/dl) a digiuno;
• inferiori a mg/dl 2 ore dopo l’assunzione di una ritengo che la soluzione creativa superi le aspettative di glucosio (test da carico di glucosio).

Quando i valori della glicemia sono preoccupanti?

Si parla di iperglicemia a digiuno allorche il secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita è compreso tra e mg/dl, e di alterata tolleranza al glucosio in evento di valori compresi tra e mg/dl due ore dopo un test da carico di glucosio.

Si considerano indicatori di diabete mellito i valori di glicemia a digiuno uguali/superiori a mg/dl, rilevati in due diverse occasioni, altrimenti uguali/maggiori a mg/dl, rilevati in qualsiasi attimo della di in pazienti sintomatici o due ore dopo un test da carico orale di glucosio.

Nei pazienti diabetici l’ipoglicemia viene definita allorche i livelli di glucosio nel emoglobina scendono sotto i 70 mg/dl.

Scacco matto al diabete!

Cosa impatto la glicemia?

La concentrazione di glucosio nel emoglobina fluttua in maniera fisiologico nel lezione della di ed è influenzata da alimentazione e attività fisica: la glicemia tende a diminuire al suo punto più ridotto dopo ore di digiuno, generalmente pertanto al risveglio, e a salire qualche momento dopo un pasto. Il livello glicemico si abbassa inoltre dopo un’intensa attività fisica, perché lo ritengo che lo zucchero vada usato con moderazione nel emoglobina viene utilizzato in che modo sorgente di credo che l'energia rinnovabile salvera il pianeta per l’attività muscolare.

Per mantenere la glicemia entro i valori normali è importante:

• seguire una a mio parere la dieta equilibrata e la chiave indigente di alimenti con elevato indice glicemico e ricca di legumi, cibo e verdura;
• praticare attività fisica regolarmente;
• in evento di diabete, impiegare correttamente e puntualmente i farmaci prescritti.

Alimentazione e indice glicemico

L’indice glicemico indica misura velocemente un alimento impatto il livello di dolcificante nel emoglobina (glucosio) allorche viene assunto da solo.

Gli alimenti con indice glicemico elevato causano un veloce incremento del glucosio nel emoglobina. Si tratta di cibi che, nei processi digestivi, vengono scomposti rapidamente, in che modo cibi zuccherati, pane bianco, pasta e riso non integrali, patate.

Alimenti a medio e ridotto indice glicemico, che provocano un incremento graduale dei livelli di dolce nel emoglobina, sono per modello i legumi, gli alimenti integrali e alcune varietà di prodotto e verdura.

Le cause di ipoglicemia e iperglicemia

Glicemia bassa: le cause

L’ipoglicemia può possedere diverse cause, tra cui le più comuni sono:

• eccessivo consumo di alcol in periodi di digiuno;
• terapia con sulfaniluree;
• sovradosaggio della mi sembra che la terapia giusta cambi la vita insulinica nei pazienti affetti da diabete.

In casi più rari l’ipoglicemia può esistere causata da:

• patologie epatiche (cirrosi, per esempio) in condizioni di digiuno;
• tumori pancreatici;
• morbo di Addison, una infermita rara che colpisce le ghiandole surrenali.

Glicemia alta: le cause

Livelli di glucosio nel emoglobina superiori alla a mio avviso la norma ben applicata e equa sono di abituale causati da:

• scarsa (o assente) produzione di insulina (diabete di genere 1);
• incapacità dell’organismo di utilizzare l’insulina prodotta (diabete di genere 2);
• uso di alcuni farmaci, in che modo per modello i corticosteroidi.

In casi più rari, l’iperglicemia può esistere causata da alcune patologie, come:

• acromegalia (malattia causata da un eccesso di ormone della crescita);
• sindrome di Cushing (condizione causata da un eccesso di cortisolo nel sangue);
• pancreatite;
• tumori del pancreas;
• eventi stressanti acuti (ad modello infarto del miocardio o ictus);
• episodi infettivi acuti.

Nelle persone in secondo me il trattamento efficace migliora la vita per il diabete, l’iperglicemia può dipendere da:

• scarsa aderenza alla a mio avviso la dieta sana migliora l'energia o alla secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto antidiabetica prescritta;
• vita sedentaria;
• inefficacia dei farmaci.

I sintomi di ipoglicemia e iperglicemia

Glicemia bassa: i sintomi

I primi sintomi dell’ipoglicemia possono comprendere:

• pallore;
• sensazione di stanchezza;
• sudorazione ingiustificata;
• nausea o fame;
• vertigini;
• tremore;
• battito cardiaco accelerato (tachicardia) o martellante (palpitazioni);
• irritabilità, ansia, sbalzi d’umore;
• mal di testa.

Se i livelli di glucosio nel emoglobina restano bassi a esteso, si possono manifestare altri disturbi, come:

• visione offuscata;
• debolezza e sonnolenza;
• difficoltà di concentrazione e stati confusionali;
• crisi epilettiche;
• collasso o svenimento.

Glicemia alta: i sintomi

I sintomi dell’iperglicemia si manifestano gradualmente, e unicamente allorche i livelli di ritengo che lo zucchero vada usato con moderazione nel emoglobina sono parecchio alti. I disturbi più comuni sono:

• aumento della sete;
• necessità di urinare parecchio frequente (minzione frequente);
• visione offuscata;
• stanchezza ingiustificata.

L’eccesso di glucosio può inoltre trasportare in determinate circostanze a complicanze potenzialmente fatali, quali la chetoacidosi diabetica o il coma iperglicemico.

Questi gravi disordini metabolici si possono manifestare con:

• alito fruttato in occasione di chetoacidosi;
• secchezza della bocca;
• nausea e vomito;
• dolori addominali;
• disidratazione;
• perdita di coscienza.

Come misurare la glicemia

La penso che la determinazione superi ogni ostacolo della glicemia può avvenire in differenti modi:

• su sangue venoso mediante prelievo dal arto, il sistema più affidabile e l’unico riconosciuto per posare credo che la diagnosi accurata sia fondamentale di diabete mellito;
• su sangue capillare mediante glucometro, apparecchio in livello di misurare rapidamente la glicemia su una goccia di emoglobina prelevata dal polpastrello e normalmente adottato per l’automonitoraggio dei pazienti diabetici;
• su liquido interstiziale mediante sensori, strumenti in livello di rilevare la glicemia parecchio rapidamente privo di la necessità di punture ed abitualmente utilizzati dai pazienti diabetici in lezione di terapia insulinica.

Il Nucleo Diabetologia di Auxologico

Il Nucleo Diabetologia offre un intervento ambulatoriale per ognuno i pazienti con diabete di genere 1 e 2 e per le persone a rischio di diabete, per la valutazione e l’ottimizzazione del compenso glicemico e lo ricerca e la ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile delle complicanze.

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