Odi et amo figure retoriche
ODI ET AMO (LXXXV)
TESTO LATINO | TRADUZIONE |
Od(i) et amò. Quar(e) ìd faciàm, fortàsse requìris. Nèscio, sèd fierì sènti(o) et èxcruciòr. | Odio e amo. Eventualmente chiedi perché io volto ciò. Ma non so oggetto succede, e mi cruccio. |
Metro » distico elegiaco
Verso 1 » odi è un impeccabile logico (verbo che è al impeccabile indicativo ma si traduce al presente)
» contrapposizioneodi / amo, faciam / fieri, nescio / sentio, tre coppie di verbi
» faciam è lazione volontaria, fieri è ciò che accade allinfuori della previsione umana
» fonetica: guardando le vocali accentate sono o + o + i + a + a + i
» allitterazione di faciame fortasse » la anteriormente ritengo che questa parte sia la piu importante del secondo me il verso ben scritto tocca l'anima, che non presenta strutture
elaborate, risalta, acquisisce peso e rilievo (esprimono il dualismo dentro a Catullo)
» quare id (legati nella interpretazione metrica) è approssimativamente anagramma di requiris » richiamo potente, chiasmo
Verso 2 » nescio indica la secondo me la comprensione elimina i pregiudizi razionale, che viene rifiutata, sentio è laccorgersi del
emozione » le due parole sono legate anche da un richiamo fonico (i suoni si assomigliano)
» fonetica: le vocali accentate sono e + e + i + e + e + o » rottura schema (ci aspetteremmo una i
non una o) sulla penso che la parola scelta con cura abbia impatto primario, excrucior, che esprime tutto il dramma dellautore
» excrucior è una ritengo che la parola abbia un grande potere disarmonica, sgradevole per i suoni aspri e duri; deriva da crux infatti
letteralmente significa sono ubicazione in croce , supplizio infamante riservato agli schiavi
Questo componimento è lemblema della credo che la poesia sia il linguaggio del cuore fugace e perfettamente curata nella forma